Quest’oggi parliamo di un altro argomento molto interessante, ovvero come aprire partita IVA senza pagare contributi INPS.
Se l’argomento ti interessa non ti rimane che metterti comodo, prenderti cinque minuti di tempo libero e proseguire con la lettura dei prossimi paragrafi.
Le diverse forme di contribuzione
Innanzitutto occorre capire e distinguere le diverse forme di contribuzione a livello INPS per le attività svolte con partita IVA.
Esistono attività obbligate all’iscrizione all’INPS come artigiani o come commercianti e attività obbligati all’iscrizione INPS con la cosiddetta gestione separata. L’area corretta a livello di inquadramento contributivo è data dal codice Ateco della nostra attività.
Che cos’è il codice Ateco? Si tratta di un codice di sei cifre che identifica la nostra attività: esistono una miriade di codici Ateco riportati sul sito dell’ISTAT per ogni attività che si può svolgere in maniera autonoma e quindi che possiamo svolgere con la nostra partita IVA. A seconda del codice Ateco che ci attribuiamo, saremo inquadrati in automatico o all’interno della gestione artigiani commercianti dell’INPS oppure all’interno della gestione separata.
Gestione artigiani commercianti o gestione separata
Immagino che tu ora voglia capire cosa compirti la scelta tra gestione artigiani commercianti o gestione separata.
Nella gestione artigiani e commercianti dell’INPS rientrano tutte quelle attività che svolgono vendita di beni, che sia all’ingrosso che sia al dettaglio, proprio perché sono appunto dei commercianti in quanto acquistano e vendono dei beni. Rientrano poi nella categoria artigiani e commercianti dal punto di vista INPS anche quei soggetti che svolgono attività manuali, ad esempio idraulico, fabbro, falegname, ecc..
Chi rientra nella sezione artigiani e commercianti ha il pagamento dei contributi fissi dell’INPS, che ammontano a 1.000 euro ogni tre mesi, se si ha una partita IVA in regime ordinario, e 700 euro ogni tre mesi se si ha una partita IVA in regime forfettario. Anche se la mia azienda fattura zero, dovrai comunque versare i contributi fissi INPS.
Diverso, invece, è il caso dei soggetti che rientrano nella gestione separata. Sul sito dell’INPS è presente un elenco di tutti i codici Ateco che non rientrano nella figura di artigiani e commercianti, ma rientrano nella gestione separata INPS.
La gestione separata INPS prevede un pagamento in termini percentuali, nello specifico con aliquota del 26% rispetto al reddito imponibile. Cosa accade quindi per i soggetti iscritti alla gestione separata INPS? Molto semplice, si pagano i contributi in termini percentuali. Se quindi in quell’anno hai fatturato 0, non hai alcun carico contributivo da dover sopportare e quindi torniamo alla nostra domanda iniziale: sì esistono delle figure delle partite IVA che possono rimanere aperte senza dover pagare contributi INPS, perché rientrano nella gestione separata che prevede un carico contributivo in termini percentuali.
Quali attività rientrano nella gestione separata INPS?
Sicuramente tutte le nuove figure professionali che si stanno sviluppando negli ultimi tempi, come ad esempio influencer e network marketing. Rientrano poi anche le attività paramediche indipendenti, le attività di supporto alle aziende o alla persona o le attività di assistenza domiciliare.
Tutte queste tipologie di attività rientrano tra quelle inscrivibili alla gestione separata hanno un carico contributivo in percentuale pari al 26% del loro reddito imponibile e quindi non versano contributi nel momento in cui il loro fatturato è pari a zero.
Sicuramente questa è una buona leva per partire inizialmente e sapere che comunque sia, nel momento in cui l’azienda sta prendendo piede, non si ha una spesa fissa è sicuramente importante. Inoltre, è altrettanto importante che il vostro consulente, nella fase di validazione dell’idea, vi faccia presente questo aspetto, proprio come fa Metodo Vics.