In questo articolo andremo a rivelare ai nostri lettori come dichiarare i conti esteri se ci sono tasse da pagare. Infatti su questo argomento ancora c’è un po’ di confusione.
Quindi la prima cosa che vogliamo dire è che, nel momento in cui si detiene un conto all’estero a prescindere dal paese dove è detenuto bisognerà inserirlo nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Cosa bisognerà inserire di preciso nel quadro RW della dichiarazione dei redditi
Quindi nel momento in cui hai un conto corrente all’estero dovrai dirlo al tuo commercialista perché bisognerà inserirlo nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Per la precisione bisognerà mettere tutti i dati identificativi di questo conto corrente nonché gli importi precisi in esso contenuti nel corso dell’esercizio.

A questo punto quindi hai scoperto come dichiarare i conti esteri. Ma la domanda che sicuramente ti farai, e non è strano, e se bisogna pagarci le tasse. E nel prossimo paragrafo ti risponderemo.
Conti esteri: Bisogna pagarci le tasse?
La risposta è sì ma non in tutti i casi e ora vedremo perché.
Innanzitutto vogliamo rivelarti che c’è una tassa che si chiama IVAFE.
E questa riguarda tutte le attività finanziarie detenute all’estero.
Essa si applica in misura principale con aliquota del 2% sulla genericità dei prodotti finanziari.
Per quanto riguarda invece nello specifico i conti correnti dobbiamo distinguere se il soggetto che li detiene è un privato oppure no.

Se sei un privato dovrai versare l’IVAFE solo nel caso in cui la tua giacenza annuale supera i €5000 Euro e la tassa ammonterà a €34,20 euro.
Nel caso in cui invece non parliamo di un soggetto privato vale la stessa cosa, nel senso che bisognerà versare la tassa ivafe solo nel caso in cui la giacenza annuale superi i €5000.
Ma l’importo della tassa sarà di €100 e questa è l’unica differenza rispetto all’opzione precedente.
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Conti esteri, è rischioso averli?
La risposta è assolutamente no.
E anzi tieni presente che non è previsto nessun monitoraggio fiscale per un conto estero con un importo maggiore a €15000.
Però chiaramente bisognerà stare attenti nel senso che come dicevamo prima dovrà inserire il conto corrente estero nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.
E bisognerà versare la tassa ivafe ogni anno.
Chi non farà una o entrambe queste cose rischia comunque solo delle sanzioni amministrative.
In ogni caso se hai dei conti correnti all’estero e vuoi sapere con precisione come dichiararle come regolarizzare la tua posizione non avere esitazioni e richiedi una consulenza gratuita!
In questo articolo ti ho spiegato in maniera generica tutto quello che a che fare con la dichiarazione dei conti esteri.
Ma se vuoi saperne di più guarda il video di approfondimento e iscriviti al canale YouTube per rimanere sempre aggiornato.
Anche per oggi da Metodo Vics è tutto!
METODO VICS
Si dovrà inserirlo nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.
Ivafe la tassa che riguarda tutte le attività finanziarie detenute all’estero.
Assolutamente no perché l’inserimento di un conto corrente che si detiene all’estero è obbligatorio a prescindere dal paese.
Per la gestione dei tuoi conti all’estero puoi affidarti a Metodo VIcs!