Quest’oggi andiamo ad analizzare quello che viene sempre visto come uno spauracchio, ovvero l’IVA. Nello specifico andremo a vedere come fare soldi con l’IVA.
Se vuoi saperne di più sull’argomento, non devi far altro che metterti comodo e dare un’occhiata ai prossimi paragrafi. Buona lettura!
Come si genera l’IVA
Iniziamo in primis col definire l’IVA, ma non nel senso del significato dell’acronimo (Imposta sul valore aggiunto). Quest’oggi andremo a capire effettivamente come si genera l’IVA.
Ipotizziamo che la nostra azienda abbia ottenuto un fatturato di 1 milione di euro e abbia avuto delle spese nello stesso periodo di 500 mila euro. L’IVA è determinata dalla differenza tra l’IVA incassata dalle vendite e l’IVA pagata sugli acquisti. Nello specifico, su 1 milione di euro significa che avrai 220 mila euro di IVA (posto che l’aliquota sia al 22%). Allo stesso tempo, viste le spese di 500 mila euro, il totale da pagare ai fornitori sarà di 500 mila euro di imponibile a cui si aggiungono i 110 mila euro di IVA.
Quanta IVA dovremo versare? L’IVA da versare sarà data dalla differenza tra i 220 mila euro incassati dalle vendite e i 110 mila euro pagati attraverso gli acquisti. Per questo motivo, l’importo dell’IVA da versare sarà dato dalla differenza tra 220.000 e 110.000, ovvero 110 mila euro.
Quali sono le scadenze dell’IVA
Quali sono le scadenze dell’IVA? Dipende dal volume d’affari dell’azienda.
Per quanto riguarda le aziende che vendono servizi, nel momento in cui il fatturato annuo è inferiore a 400 mila euro, la scadenza dell’IVA è trimestrale. Per quanto riguarda invece fatturati che vadano a superare i 400 mila euro, la cadenza dell’IVA diventa mensile.
Se, invece, si tratta di aziende che vendono beni, fino a 700 mila euro annui di fatturato la cadenza dell’IVA è trimestrale, oltre i 700 mila euro la cadenza dell’IVA è mensile.
Come ottimizzare l’IVA
Al di là di questa panoramica sulle scadenze, che serviva più che altro per fissare i concetti base, andiamo a capire come ottimizzare l’IVA.
L’IVA, paradossalmente, non è ottimizzabile ma si può trasformare in un’opportunità. In che modo? Determinando correttamente i nostri prezzi di vendita. Nel momento in cui andiamo a determinare il prezzo di vendita del nostro bene o servizio dobbiamo andare a considerare il costo unitario, sia dal punto di vista dei costi fissi che dei costi variabili, per generare quell’unità di prodotto che andiamo a vendere ed aggiungere quella che riteniamo una nostra congrua remunerazione.
Questo calcolo sui costi fissi e sui costi variabili, per produrre il singolo bene o servizio, deve essere fatto considerando l’imponibile di quei costi, non considerando anche l’IVA. Allo stesso modo, il prezzo finale si va a determinare considerato al netto dell’IVA.
Ipotizziamo che per produrre un determinato bene da vendere, avremo una spesa di 100 euro tra costi fissi e variabili al netto dell’IVA. Decidiamo che vogliamo aggiungere, per una nostra congrua remunerazione, ulteriori 100 euro. Questo significa che andremo a vendere il bene finito sul mercato a 200 euro + IVA (nello specifico 44 euro). Tuttavia, noi sappiamo già che quei 44 euro andranno restituiti all’erario, per cui è consigliabile accantonarli e magari trasferirli in un conto corrente dedicato.
Cosa succede quando arriva l’F24 alla fine del trimestre? Semplice, ipotizziamo che il totale hai accantonato 1.000 euro di IVA derivante dalle vendite. L’F24 da pagare, però, non sarà mai di 1.000 euro, perché per realizzare le tue vendite hai sostenuto dei costi sui quali ho pagato l’IVA, ipotizziamo per 2.000 euro, quindi significa che avrai un’IVA da detrarre pari al 22% di quei 2.000 euro, quindi 440 euro. Perciò, l’IVA da versare nell’F24 non è di 1.000 euro, poiché va sottratta l’IVA sugli acquisti che è di 440 euro: dovrai versare 560 euro di IVA.
Che cosa è accaduto in questo modo? Molto semplice. Riuscirai a versare l’IVA rispettando tutte le scadenze, evitando di pagare sanzioni. Nello stesso tempo, ti sarà rimasta una bella cifra da quella accantonata in origine, che potrai utilizzare come autofinanziamento. Che cosa intendo con autofinanziamento? Semplice, si tratta di un fondo cassa che potrai utilizzare per effettuare investimenti, acquistare un determinato servizio o macchinario che potrà migliorare la tua azienda o acquistare un determinato percorso formativo che ti permetterà di crescere a livello imprenditoriale.
Grazie all’autofinanziamento non dovrai rivolgerti al mercato esterno per reperire risorse, e sarai riuscito a trasformare l’IVA in un’opportunità.
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