Quest’oggi parleremo di un altro argomento molto interessante, ovvero del commercialista per Web Agency.
Vuoi saperne di più? Bene allora, non devi far altro che metterti comodo e iniziare a leggere i prossimi paragrafi.
Cosa è una Web agency
Iniziamo col capire che cosa è una Web agency o meglio perché è importante una web agency.
Come sicuramente saprai ormai nessuna azienda può fare a meno di quello che il processo di digitalizzazione della propria attività di marketing e naturalmente questo ha fatto sì che il ruolo delle Web agency diventasse sempre più preponderante. Per tale motivo è importante capire come organizzare dal punto di vista fiscale la nostra Web agency, per cogliere tutte le opportunità che il mercato ci mette a disposizione.
La Web agency ha una tipologia di attività che nel momento della partenza, quindi in fase di start, non presenta necessariamente dei costi di apertura troppo elevati a livello di gestione. Ad eccezione del costo dell’affitto di una sede, che tra l’altro non è neanche obbligatorio, e magari il costo dell’acquisto magari di 1/2 PC e qualche software, non ci sono costi esorbitanti.
In virtù di questa circostanza, e di questi costi ridotti in fase di start, nella fase di partenza dal punto di vista fiscale il miglior regime da scegliere è quello forfettario, perché ci concede un’aliquota agevolata pur non permettendoci non permettendoci di andare a dedurre i costi. Questo, però, non ci comporterà alcun problema perché i costi sono comunque ridotti.
Il regime forfettario
Il regime forfettario preveda che tu vada a pagare esclusivamente in percentuale rispetto al tuo fatturato. Nello specifico avrai due voci di carico fiscale e contributivo, ovvero l’imposta sul reddito e i contributi INPS.
Per quello che concerne l’imposta sul reddito, l’importo che dovrai andare a pagare viene calcolato in percentuale solo su una parte del tuo fatturato. Nello specifico andrai a pagare il 3,5% di quello che è il tuo fatturato.
Dal punto di vista dei contributi, invece, andrai a pagare sempre in percentuale, nello specifico il 18% del tuo fatturato. Quindi con il 21,5% del tuo fatturato avrai coperto tutto il carico fiscale della tua Web agency.
In fase di partenza della nuova agenzia è consigliabile una partita IVA individuale in regime forfettario, almeno fino a quando riuscirai a rispettare i requisiti per restare nel regime forfettario. Quali sono? Il tuo fatturato annuo deve essere inferiore a 65 mila euro, non devi avere un’altra entrata da lavoro dipendente che superi i 30.000 euro lordi e non devi spendere più di 20 mila euro lordi annui per dipendenti e collaboratori.
Arriverà dunque un momento (speriamo il prima possibile) in cui andrai a superare uno di questi requisiti e non potrai più accedere al regime forfettario. A quel punto la tua partita IVA individuale non ha più senso di esistere e sarà necessario un passaggio alla SRLS. Nella SRLS sul reddito della tua società, e quindi della tua attività, andrai a pagare in misura fissa il 24%, quindi con un notevole vantaggio.
In questo modo, all’aumentare dell’utile della tua società non aumenterà anche l’aliquota sulla quale andare a pagare l’imposta sul reddito, come accadrebbe con una partita IVA individuale non più in regime forfettario.
Esistono poi all’interno della SRLS numerosi strumenti di ottimizzazione fiscale, come ad esempio le indennità chilometriche e il welfare aziendale, come ad esempio i rimborsi spese e l’indennità di trasferta, che potranno essere applicati sia sul compenso dell’amministratore che su tutti i tuoi dipendenti o collaboratori.
Collaboratori Web agency
Veniamo proprio al discorso dei collaboratori Web agency. In questo caso bisognerebbe evitare il più possibile di caricarsi dei costi fissi, anche dal punto di vista dei collaboratori.
Per questo motivo è importante affidarsi a dei collaboratori che abbiano innanzitutto la tua stessa mission, la tua stessa vision aziendale, per far sì che siano perfettamente calati nella parte all’interno del tuo business e in questo modo accettino di agganciare, diciamo così, la loro retribuzione in base all’andamento della società.
Sarà importante quindi instaurare delle collaborazioni strettamente correlati a quelli che sono i risultati. Questo ti permetterà di aumentare le possibilità di continua espansione della tua web agency, perché tutte le persone che lavoreranno al suo interno saranno stimolate a fare sempre meglio per raggiungere gli obiettivi.
Chiaramente è importante tenere sempre sotto controllo i numeri della tua web agency, sia dal punto di vista del rapporto con i dipendenti o con i collaboratori, per capire se hanno raggiunto gli obiettivi che ci siamo prefissati e quindi andare ad aumentare la loro retribuzione, che dal punto di vista economico generale e fiscale.
Per questo c’è il controllo di gestione di Metodo Vics, un report mensile che conterrà tutti i ricavi e costi della tua Web agency. In questo modo ogni mese, grazie al tuo commercialista per web agency, avrai il controllo dei numeri della web agency, potrai capire quali strumenti di ottimizzazione fiscale sfruttare e quando sfruttarli, senza dover attendere la fine dell’anno e l’arrivo dell’F24.
Metodo Vics, andando ad inserire costantemente all’interno del controllo di gestione mensile tutti i dati contabili dell’azienda, potrà anche darti supporto dal punto di vista economico. Come? Magari segnalandoti che un determinato costo è aumentato troppo rispetto ai ricavi che ti ha portato e consigliandoti di andare a rivederlo. In questo modo potrai andare ad ottimizzarlo, magari cambiando la risorsa assegnata, o comunque motivando meglio la risorsa assegnata a quel determinato settore.
Commercialista per Web agency: credito d’imposta e fatturazione con l’estero
Adesso è necessario affrontare due temi specifici fiscali che riguarda prettamente la Web agency.
Uno di questi è in realtà un grande vantaggio ed è il credito d’imposta per gli investimenti in pubblicità. L’altro, invece, riguarda il meccanismo della fatturazione con l’estero.
Partiamo da quest’ultimo, che è anche il più rognoso. Una web agency molto spesso fatturerà le varie ads (pubblicità) con aziende estere come Google e Facebook. Le fatture provenienti da fornitori esteri, quindi non residenti in Italia, non finiranno nel nostro cassetto fiscale insieme alle altre fatture elettroniche dei fornitori italiani. Per questo motivo è fondamentale, nel momento in cui si riceve una fattura da un fornitore estero, inoltrarla immediatamente al nostro consulente fiscale.
In questo modo eviti che la fattura vada persa, prendendo di conseguenza la possibilità di dedurre un costo. Inoltre, intorno alle fatture con l’estero ci sono anche determinati adempimenti che il consulente, quindi Metodo Vics, dovrà andare ad effettuare. Naturalmente se non riceverà quella fattura non potrà agire nei tempi dovuti, rispettando le scadenze che il nostro legislatore prevede in maniera incalzante.
Parliamo ora del credito d’imposta per la pubblicità. Devi sapere che gli investimenti in pubblicità da parte della tua azienda per una tua azienda cliente, permettono a quest’ultima di avere un vantaggio fiscale. Se la tua azienda cliente investe in pubblicità un determinato importo, una parte di questo lo riprenderà sotto forma di minori imposte da pagare.
Purtroppo questo sistema non comprendi gli investimenti sui vari social network, ma riguarda solo investimenti su periodici quotidiani, anche online. Quindi, se la tua azienda cliente investe su quotidiani o periodici, anche online, potrà avere un vantaggio dal punto di vista fiscale.
Quindi, cosa stai aspettando? Puoi scegliere ora il commercialista per Web agency migliore per le tue esigenze!