Quest’oggi parleremo della fatturazione elettronica per regime forfettario. Ebbene si, anche per i forfettari il momento è arrivato, poiché è stata approvata la norma che definisce l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i soggetti in regime forfettario a partire dal 1° luglio del 2022.
Non vedi l’ora di scoprire tutto quello che c’è da sapere? Bene allora, mettiti comodo e buona lettura!
Fatturazione elettronica: obbligo per tutti?
Immagino che tu voglia subito sapere c’è la fatturazione elettronica è un obbligo per tutti o c’è ancora qualcuno che potrà evitarla.
In realtà, dal testo della norme, sembrerebbe esiste ancora una piccola agevolazione e semplificazione. Questa è indirizzata a coloro i quali hanno un fatturato inferiore a 25 mila euro. Quest’ultimi non saranno ancora obbligati all’emissione della fatturazione elettronica a partire dal 1° luglio del 2022.
Il consiglio che ti do io, invece, è quello di non perdere altro tempo e procedere ad organizzarti quanto prima per l’emissione della fatturazione elettronica. Perché dico questo? Perché la fatturazione elettronica è una modalità di semplificazione.
Fatturazione elettronica: semplifica la vita?
Probabilmente ora ti dirò qualcosa che non ti troverà d’accordo, ovvero che la fatturazione elettronica semplifica la vita, chiaramente parlo di vita lavorativa.
Innanzitutto, per capire le possibilità di semplificazione che offre la fatturazione elettronica, è importante conoscere che cos’è lo SDI, vale a dire il sistema d’interscambio sul quale tutte le fatture elettroniche che emettiamo o che riceviamo vanno a transitare.
Come si può accedere allo SDI? Tu non avrai alcune necessità di accedervi, infatti ti basterà attribuire una semplice delega al tuo consulente, che potrà in maniera del tutto autonoma scaricare tutte le fatture elettroniche emesse e ricevute ed inserirle all’interno della contabilità.
Questo comporta un grandissimo vantaggio perché sarà possibile applicare in tempo reale il cosiddetto controllo di gestione, vale a dire il metodo per tenere sotto controllo i numeri della tua azienda.
Questo naturalmente non sarebbe possibile o meglio, non sarebbe comunque così immediato, con la fatturazione cartacea e con la fatturazione vecchia maniera. Perché? Bè, prima il contribuente andrà ad emettere fattura, poi dovrà inviarla in maniera cartacea o comunque via mail tramite PDF al consulente. Quest’ultimo dovrà poi scaricarla, inserire tutte le anagrafiche dei clienti e dei fornitori, andare a caricare tutti i movimenti e solo a quel punto avrà la situazione in tempo reale.
La fattura elettronica è un file xml
Questo file xml transita nello SDI, al quale il consulente può accedere, scaricare questo file e inserire in maniera più automatizzata possibile la contabilità in tempo reale.
La fatturazione elettronica favorisce contabilità, perché inserendo la contabilità in tempo reale il vostro consulente avrà sempre sotto controllo i numeri della vostra azienda. Chiaramente deve essere un consulente 3.0 come Metodo Vics, ovvero che sappia padroneggiare tutti i meccanismi digitali all’interno anche della tenuta della contabilità.
Inoltre va anche precisato e specificato che l’emissione della fatturazione elettronica non è assolutamente complicata.
Come emettere fattura elettronica
Immagino che tu ora ti stia chiedendo come emettere fattura elettronica, non è vero?
Per i soggetti in regime forfettario che a partire dal 1° luglio del 2022 si troveranno obbligati ad emettere la fatturazione elettronica basterà acquistare un qualsiasi programma presente in rete per l’accesso alla fatturazione elettronica. Una volta fatto questo, basterà entrare all’interno del programma e inserire gli stessi identici dati che inserivi nella fattura cartacea.
Se il cliente è una partita IVA non in regime forfettario, dovrete farvi dare dal cliente anche il codice univoco. Si tratta di un codice composto da sette caratteri alfanumerici che identifica tutte le partite IVA non in regime forfettario.
Qualora invece il cliente fosse un soggetto nel regime forfettario, oppure un privato senza partita IVA, nel campo del programma di emissione della fatturazione elettronica dove vi verrà richiesto il codice univoco potrete inserire o la voce “nessun identificativo” oppure sette volte X o sette volte il numero zero, a seconda del software che sceglierete per l’emissione della fatturazione elettronica.
Una volta fatto questo vi basterà inserire la descrizione del bene che avete venduto o del servizio. L’aliquota IVA naturalmente rimarrà sempre zero, poiché i soggetti in regime forfettario non hanno IVA. Infine, devi inserire sempre la classica dicitura prevista dal regime forfettario.
A quel punto vi basterà inviare direttamente la fattura elettronica: il file di quella fattura elettronica transiterà nello SDI, il consulente lo andrà successivamente a reperire e lo inserirà nella contabilità.