In questo articolo andremo a parlare di un argomento molto importante, e c’è più che altro una domanda che tanti si fanno, e cioè se per guadagnare da YouTube serve la partita IVA.
La prima cosa che c’è da capire per avere la risposta a questa domanda è se nel nostro caso l’attività che facciamo su YouTube è quella principale che abbiamo dal punto di vista lavorativo o se abbiamo un’altra attività lavorativa predominante.
In pratica, se tu farai dei video su YouTube per promuovere e supportare la tua attività lavorativa principale dovrai sopportare una tassazione sugli eventuali guadagni di questi contenuti.
Questa sarà uguale a quella che in genere devi sostenere per la tua attività professionale primaria.
Guadagnare da YouTube: I ricavi sono tassati alla fonte?
La risposta a questa domanda è si.
L’aliquota di queste ritenute sarà condizionata da eventuali accordi con i diversi stati.
Quindi ,giusto per fare un esempio, possiamo dire che gli eventuali guadagni che faremo con YouTube collegati agli Stati Uniti saranno condizionati dal fatto che c’è una convenzione con l’Italia.
Questo significa che se comunicheremo i nostri dati fiscali direttamente a YouTube potremmo pagare un’aliquota del 15% invece che del 24% e quindi avremo un grande risparmio.

Una volta che questi guadagni verranno detratti da tali aliquote si andrà ad applicare tutta la tassazione sul territorio italiano.
Come comunicare i dati fiscali a YouTube?
Comunicare i nostri dati fiscali a YouTube non è difficile.
Perché ci basterà andare a seguire le indicazioni che ci sono all’interno della piattaforma o a vedere alcuni video tutorial che spiegano esattamente come fare.
Quindi come dicevamo all’inizio tante persone si chiedono se per guadagnare da YouTube serve la partita IVA.
Ma dopo che abbiamo dato questi chiarimenti c’è un’altra domanda che sicuramente si faranno in tanti.
Le attività che si fanno su questa piattaforma possono essere considerate come prestazioni occasionali?
Attività lavorativa su YouTube e prestazione occasionale sono associabili?
La risposta è sì, ma dipende.
Nel senso che si potrà definire prestazione occasionale su YouTube solo nel caso in cui c’è assenza di continuità nella pratica in questione.
Inoltre alle spalle di chi guadagna su questa piattaforma non ci dovrà essere una struttura lavorativa ben definita.

E soprattutto ci sono dei parametri economici da rispettare: Non bisognerà fatturare più di €5000 in un anno .
Questi guadagni dovranno essere spalmati su più clienti in quanto un’altra regola della prestazione occasionale è quella che da un limite di €2500 di guadagno che si può fare con un singolo cliente.
Per quanto riguarda la tassazione della prestazione occasionale possiamo dire che esiste ed è del 20%.
Quindi in pratica significa che se per esempio tu riceverai una fattura da €100 euro, in tasca te ne rimarranno 80.
Infine ricorda che tutto il compenso di quell’anno dovrai inserirlo nella dichiarazione dei redditi.
Se, però, cerchi una via d’uscita dalla tassazione italiana, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sull’esterovestizione.
Serve la partita iva per guadagnare da Youtube? Guarda il video
L’argomento è abbastanza complesso e ricco di sfumature.
Per questo ti invitiamo ad iscriverti al canale Youtube di Metodo Vics e a guardare il video dedicato per saperne di più.
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Al prossimo articolo!
METODO VICS
Domande frequenti
YouTube è una piattaforma web di pubblicazione e condivisione video che viene usata anche per pubblicizzare la propria attività e il proprio business.
Si ma solo se l’attività lavorativa in questione non è continua e costante nel tempo, altrimenti ci sarà bisogno della partita iva.
Si ma solo se il fatturato annuo non supera 65 mila euro.
Grazie a Metodo Vics puoi regolarizzare la tua posizione fiscale sia su Youtube che in qualsiasi altro settore.