Tante persone si chiedono giustamente prima di imbarcarsi in un’attività imprenditoriale quali sono le tasse di un’azienda e le imposte che bisogna pagare nel nostro paese.
Il livello di imposizione fiscale in Italia è tra i più alti al mondo.
Infatti esistono vari tributi che sono responsabili della maggior parte del prelievo fiscale: Ci riferiamo a IRPEF, IVA addizionale, Ires e IRAP.
Sfortunatamente non rappresentano le uniche tasse che un’impresa deve versare nelle casse dell’erario.

Infatti a queste cifre considerevoli dobbiamo aggiungere l’IMU, il diritto annuale alla CCIAA, altre tasse minori e soprattutto i contributi INPS.
Quindi siccome l’argomento è molto delicato riteniamo che sia importante conoscere esattamente tutti i tributi e le relative imposizioni, soprattutto nel caso in cui si vuole iniziare un’impresa e si vuole avere un’idea precisa su quello che si dovrà affrontare.
In tal senso è importante trovare supporto.
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Non solo tasse
Ci siamo chiesti quali sono le tasse di un’azienda, ma non bisogna dimenticare che uno dei costi più ingenti per un’azienda riguarda gli eventuali stipendi che bisogna erogare.
Perché come forse abbiamo già sentito dire in Italia un imprenditore deve versare allo stato una cifra che rappresenta il doppio del netto in busta paga, di quello che viene pagato al dipendente.

Questo accade purtroppo perché il cosiddetto cuneo fiscale, che è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta , in Italia è molto alto e impegnativo.
Per capire tutto ciò ci basterà andare a controllare uno qualsiasi busta paga andando a confrontare la cifra netta con quella che versa effettivamente all’azienda.
Così ci renderemo conto che il livello di tassazione è sempre oltre 40 punti percentuali.
Breve panoramica su quali sono le tasse di un’azienda
Partiamo parlando dell’Iva.
Questa è un’imposta sul valore aggiunto che bisogna versare allo stato.
Ed è il risultato tra la differenza di quella a debito e quella a credito.
Anche se in realtà questo tributo va a toccare solo la parte economica dell’acquirente finale e non all’azienda che dovrà solo scorporare e versare i soldi dovuti.
Ricordiamo che l’aliquota ordinaria risulta essere in questo momento del 22% con aliquote ridotte per il Mercato di beni di consumo o altri servizi.

Altra tassa che spesso suscita molte polemiche è l’IMU e cioè l’imposta Comunale sugli immobili.
Un’azienda dovrà versare un contributo in base agli immobili che possiede che possono essere quindi uffici, fabbricati o altro.
In questo caso il calcolo è complicato perché bisogna fare riferimento alle rendite catastali dei singoli immobili che l’impresa possiede.
Infine citiamo l’Ires, e cioè le imposte sui redditi della società.
La base imponibile si può ottenere sottraendo i costi deducibili dai ricavi.
Però il calcolo non è così immediato perché purtroppo non tutti i costi che l’azienda sostiene possono essere dedotti.
Le tasse in Italia sono una vera giungla, affidati a Metodo Vics per uscire da questo groviglio di imposte e avere successo con la tua attività!
STAFF METODO VICS
Domande frequenti
Di sicuro è l’’irpef cioè un’Imposta sul reddito delle persone fisiche.
Sicuramente contributi INPS ma anche l’IMU e altre tasse minori.
L’Imu è un’Imposta Comunale sugli Immobili e va gravare sul patrimonio immobiliare.
La Tasi è un tributo comunale per i servizi indivisibili.