In questo articolo andremo a vedere come funziona la tassazione delle criptovalute in Italia che è un tema molto interessante per tante persone.
Gli investitori sono sempre di più affascinati da questo mondo molto complesso, ma che a volte può essere molto redditizio.
Partiamo con una prima distinzione che è importante fare.
Bisogna vedere se si considera la criptomoneta come uno strumento di pagamento o come un’attività di trading.
Questa distinzione è molto importante da fare perché in base all’utilizzo della criptovaluta cambierà la modalità della tassazione.
Specifichiamo che in questo momento le criptovalute in Italia non possono essere usate come strumento di pagamento.
Ma la strada affinché le criptovalute diventino strumenti di pagamento anche in Italia è avviata e pensiamo che i tempi non saranno tanto lunghi.
Le criptomonete in genere vengono usate per attività di trading e cioè per andare a generare plusvalenze dal punto di vista finanziario.
E da questo punto di vista i numeri aumentano sempre di più.
Tassazione delle criptovalute in Italia: Come funziona per le imprese?
Quando si parla di tassazione delle criptovalute in Italia purtroppo il problema è che ancora non c’è una normativa di riferimento e gli ultimi aggiornamenti in merito risalgono al 2016.

Ma nel corso degli anni ci sono state delle interpretazioni da parte dell’Agenzia delle entrate e più in generale dagli organismi normativi.
Innanzitutto ricordiamo che la tassazione delle criptomonete in Italia è diversa tra imprese e privati.
Per quanto riguarda le prime, nel caso in cui si andrà utilizzarle come moneta di scambio verranno trattate dal punto di vista fiscale come moneta estera.
Quindi non ci saranno particolari problemi e bisognerà seguire delle normali procedure.
E dunque le criptovalute dovranno essere dichiarate appunto come se fossero monete estere.
Nel caso in cui invece un’impresa utilizzerà le criptovalute per attività di trading tutte le preferenze verranno trattate come rendite finanziarie.
E questo significa in pratica che verrà applicata un’aliquota che arriverà al 26% sotto forma di ritenuta alla fonte.
Come si devono comportare invece i soggetti privati?
Relativamente alla tassazione delle criptovalute in Italia ricordiamo che quando parliamo di soggetti privati bisognerà considerare che oltre a un certo limite anche le plusvalenze sono detassate.

Questo significa in pratica che le plusvalenze, derivanti dalle attività di trading, non subiscono tassazione nel caso in cui l’ammontare totale delle criptomonete non supera un certo valore.
Queste, che vengono detenute da un privato, non devono superare per la precisione 51.645 euro per non più di 7 giorni nell’intero anno.
Ricapitolando significa che se un privato detiene un ammontare di criptovalute che non supera la cifra di 51.645 euro per più di 7 giorni danno tutte le plusvalenze derivanti da attività di trading non avranno nessuna tassazione.
Ma in caso contrario se è questo valore viene superato bisognerà fare riferimento a un’aliquota del 26% sotto forma di ritenuta alla fonte.
Tassazione delle Criptovalute in Italia: Il video
In questo articolo abbiamo parlato della tassazione delle criptovalute in Italia, sia per le aziende che per i privati.
Ma se vuoi saperne di più iscriviti al nostro canale Youtube, guarda il video dedicata alla tassazione delle Criptovalute in Italia e tieniti sempre aggiornato su tutte novità in materia fiscale che ogni settimana vengono pubblicate sui nostri canali social e nel Blog.
Inoltre se hai iniziato a guadagnare con le criptomonete e vuoi sapere come regolarizzare la tua posizione fiscale scopri il metodo Vics.
Infatti Metodo Vics può autarti anche in questo campo della fiscalità.
Richiedi una consulenza gratuita!
METODO VICS
Sono dei mezzi di pagamento pensate per effettuare tutte le transazioni come se fossero denaro digitale.
Al momento in Italia possono essere usate solo per fare attività di trading ma gli esperti sostengono che presto saranno usate anche come strumento di pagamento.
In questo caso non avrà particolari problemi perchè dovrà semplicemente dichiararle come se fossero monete estere.
Grazie a Metodo Vics puoi regolarizzare la tua posizione fiscale anche rispetto alle Criptovalute.