Quest’oggi torniamo nuovamente a parlare della SRL, che sta per società responsabilità limitata, e nello specifico voglio parlarti dei vantaggi della SRL.
Se vuoi saperne di più sull’argomento, non devi far altro che metterti comodo e dare un’occhiata ai prossimi paragrafi. Buona lettura!
Protezione del patrimonio
Uno dei primi vantaggi che la SRL può darti è quello che riguarda la protezione del patrimonio. La SRL gode della cosiddetta autonomia di capitali, ovvero il patrimonio dell’azienda viene distinto dal patrimonio del singolo imprenditore e di tutte le obbligazioni contratte dall’azienda risponde solo ed esclusivamente l’azienda, o meglio la SRL, con il suo patrimonio, senza intaccare il patrimonio dell’imprenditore.
Questo che cosa comporta? Se, ad esempio, andasse male qualcosa, tutte le situazioni debitorie saranno in capo solo ed esclusivamente alla SRL con il suo patrimonio, senza intaccare il patrimonio personale dell’imprenditore. Unica eccezione sono i contributi dei dipendenti: in caso di omissione del versamento dei contributi INPS dei dipendenti, sarà anche l’amministratore o eventualmente il socio a doverne rispondere personalmente.
Questo è un grande vantaggio in termini di protezione del patrimonio e protezione dal rischio d’impresa. Ovviamente non è un vantaggio da sfruttare pensando che le cose debbano andare male per forza, anzi tutt’altro, ma sapere di poter operare con una forma giuridica “tranquilla” permette all’imprenditore di sentirsi più tranquillo e magari avere meno paura di effettuare determinati investimenti.
L’aspetto fiscale della SRL
Altri vantaggi che solo l’SRL è in grado di offrirti sono quelli che riguardano tutto quello che è diciamo l’aspetto fiscale e quindi la determinazione delle imposte. Ad esempio, per quanto riguarda l’IRES, ovvero l’imposta sul reddito delle società, ha un’aliquota del 24%. Dunque, sul reddito imponibile che a fine anno una SRL genera, si va a pagare il 24% di tasse.
Questa cosa, invece, è completamente differente per altre forme giuridiche, dove l’imposta sul reddito si paga scaglioni e può arrivare fino ad oltre il 40%.
Compenso da amministratore
Altro vantaggio che la SRL può darti è quello di generare il cosiddetto compenso da amministratore, vale a dire generare un compenso uno stipendio per l’imprenditore.
Con la SRL si può mettere in atto una strategia che permetta di andare a determinare un compenso di amministratore che più o meno corrisponde al margine mensile che l’SRL va a generare. Inoltre, il compenso da amministratore è anche un costo deducibile, quindi alla fine dell’anno il reddito imponibile sarà molto ridotto, perché quel reddito imponibile che ogni mese viene generato andiamo ad abbatterlo con la determinazione del corretto compenso da amministratore.
Il compenso da amministratore subisce una tassazione che si aggira intorno al 35%, contro il 24% dell’IRES. Anche se sembrerebbe apparentemente non conveniente, In realtà va considerato che se si va a prendere l’utile alla fine dell’anno tutto insieme, si andrà sia a pagare il 24% di IRES, che un’ulteriore aliquota del 26% per trasferire quell’utile nelle tasche dell’imprenditore. Il totale delle tasse, quindi, ammonta al 50%, contro il 35% del compenso da amministratore. Trovi ulteriori informazioni a riguardo in questo articolo.
Alcuni vantaggi della SRL
Tutto questo senza considerare che quel 35% che si va a pagare in tasse sul compenso da amministratore è ulteriormente ottimizzabile tramite alcune forme e alcuni vantaggi che solo l’SRL può darti, rappresentati dall’indennità chilometriche, dai rimborsi spese e dal welfare aziendale.
La natura di queste tre strategie è sempre la medesima. Ovvero inserire all’interno del compenso da amministratore un qualcosa che possa essere erogato esente da tasse e contributi.
Ad esempio, se inseriamo un’indennità chilometrica significa che andremo ad inserire tutti quegli spostamenti che l’amministratore, il socio o il dipendente effettua per conto della società trasformandoli in un benefit che viene erogato esente da tasse e contributi.
In questo caso bisogna fare riferimento al chilometraggio percorso dall’amministratore, dal socio o dal dipendente e fare riferimento alle tabelle ACI che determinano appunto l’importo che può essere erogato sotto forma di indennità chilometrica. Chiaramente, è necessario inserire la targa del veicolo sulle tabelle ACI. In questo modo sarebbe possibile capire il valore da inserire al km per quel determinato veicolo come indennità chilometrica.
Anche per i rimborsi spese il funzionamento è pressoché simile a quello dell’indennità chilometrica.
Welfare aziendale
Per ultimo, ma non meno importanza, il welfare aziendale. Consiste nel pagare tramite l’azienda delle spese che quotidianamente l’amministratore, il dipendente o il socio sostengono nella propria vita quotidiana. Anziché pagarle con il proprio stipendio e quindi erogare un compenso tassato al 35%, che poi la persona fisica andrà ad utilizzare in parte per acquistare un servizio (ad esempio la palestra o l’asilo nido), la società andrà direttamente a pagare quel servizio, erogando un compenso più basso, per il corrispondente di quel servizio che gli ha pagato.
In quel caso la persona percepirà sempre gli stessi introiti, ma si troverà delle spese mensili in meno nella sua quotidianità. Inoltre, il welfare aziendale diventa anche un costo deducibile per l’azienda. Te ne abbia parlato in maniera approfondita in questo articolo.
Per quanto riguarda le limitazioni a tutti questi processi di ottimizzazione, ti consiglio di non perdere altro tempo e richiedere subito una consulenza gratuita.